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Fondato nel 1982 da Giuseppe De Vito con il titolo Ricerche sul ‘600 napoletano e da lui diretto fino alla morte nel 2015, il periodico è uscito con cadenza annuale fino ad oggi.
In questi decenni esso ha ospitato i contributi scientifici dei più affermati specialisti internazionali, così come di tanti giovani e di ricercatori indipendenti, contribuendo in maniera significativa a un’apertura degli studi e a una diffusione della conoscenza del Seicento napoletano e meridionale.
I numerosi saggi editi hanno apportato contributi rilevanti in relazione alle indagini documentarie, che hanno contraddistinto fin dagli inizi la pubblicazione, e a quelle filologiche e storiche non dimenticando gli aspetti tecnici e conservativi dell’opera d’arte.
I volumi di Ricerche annoverano nei propri sommari molti studi pionieristici e innovativi, fra i quali numerosi contributi del fondatore, che hanno ricostruito personalità artistiche dimenticate o fraintese, esplorato complessi monumentali, sottratto capolavori dall’oblio, offrendo così un rilevante apporto anche alla conservazione e alla valorizzazione del patrimonio culturale del Meridione d’Italia.
Oltre al rigore scientifico e alla sua specificità tematica, che lo caratterizza nel panorama di analoghe pubblicazioni, il periodico si vale di un apparato fotografico di qualità, spesso frutto di specifiche campagne di documentazione, e vanta un’elegante veste editoriale.
Con l’istituzione della Fondazione De Vito nel 2011 la pubblicazione si è rinnovata, divenendone l’annale e ampliando il proprio orizzonte cronologico all’intero arco dell’Arte Moderna napoletana, dal Quattrocento all’Ottocento, con il titolo Ricerche per la Storia dell’Arte Moderna a Napoli
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